“18 Anni di Verza e Storia”
Domenica 21 gennaio XVIII edizione della Festa della Verza.
Un ricco programma di eventi e iniziative dedicate all’ortaggio invernale, da sempre molto diffuso sul territorio: mostre di pittura, convegni inerenti la verza ed altri ortaggi invernali, degustazioni enogastronomiche a base di verza, mercatino di “Campagna amica”, incontri con autori.
Seguendo la pluricentenaria tradizione religiosa, dopo la Santa Messa solenne di domenica 21, si distribuisce il “pane di Sant’Antonio” (pane benedetto da somministrare anche agli animali domestici) mentre i “scampanotadôrs” locali si esibiscono in un festoso concerto di campane sistemate sul sagrato della Chiesa.
C’è anche l’occasione per fare un gesto di generosità: si distribuiscono le verze per raccogliere fondi a favore della “Lega Friulana Lotta Tumori”.
La Storia della verza a Feletto
Chi avrà la pazienza di scartabellare le rare, ma preziose, pubblicazioni che parlano della storia di Feletto Umberto si accorgerà di quanto sia pertinente e interessante l’iniziativa di valorizzazione della verza, che la Pro loco C.I.L. Feletto ripropone già da diversi anni. Per scoprire il collegamento tra questo gustoso ortaggio e la comunità di Feletto occorre esplorare la vita religiosa di questo paese, risalente all’ottavo, nono secolo quando è data notizia della sua dipendenza dalla Pieve matrice di Santa Maria di Castello. Verso il 1300 Feletto passò sotto la giurisdizione di Paderno, sede della Vicaria, continuando peraltro nel culto di Sant’Antonio Abate.Nel 1593 la chiesa del paese risulta dotata di tabernacolo e battistero per servire una popolazione di circa duecentoquarantacinque anime, anche se il cappellano aveva poteri limitati in quanto l’amministrazione dei sacramenti e delle “decime” erano riservate al Vicario di Paderno.
Nel 1851 costruisce l’attuale canonica sul luogo dove sorgeva la Casa della Fraterna distrutta dai Francesi nel 1809 e, nel 1865, i rappresentanti del paese che conta 1200 abitanti, tornano a chiedere, invano, l’indipendenza religiosa da Paderno. Ormai è sfida aperta. In risposta all’ennesimo diniego di ….libertà, Feletto risponde rifiutando di versare le “decime”.Anche quella volta la Curia non cedette.Allora, “il giorno maledetto”, mentre il Vicario si avviava per Feletto, fu avvisato del rischio che correva a proseguire. Il prete, fra l’incerto e l’imbarazzo, sulle prime girò il calesse per poi riprendere la strada verso “il paese in rivolta”; ma giunto ai confini dell’allora Comune di Feletto, fu bloccato da Luigi Feruglio (Dosse), Giovanni Codutti e Giobatta Toso. Non è dato sapere se con le buone o con le cattive, ma quei tre costrinsero il Vicario a tornare a Paderno sotto scorta mentre Luigi Feruglio correva in paese a portare la notizia della ….vittoria.Il prete informò del fatto i suoi superiori avvertendo che mai più si sarebbe recato a Feletto. Per tutto l’anno seguirono “subbugli” e solo il 30 aprile 1875 il paese in rivolta “conquistò” la tanto agognata indipendenza. Un mese dopo il Vescovo emetteva il decreto che istituiva la Vicarìa Curata di Feletto che il 15 giugno 1879 si completò con il provvedimento regio di assenso emanato da re Umberto I.CURIOSITA’: Feletto, nel 1868, aveva aggiunto al nome proprio quello del sovrano per distinguersi, tra l’altro, dagli altri Feletto esistenti nel Regno.

